"La scienza trova la verità, la letteratura aiuta a
sopportarla". Scienza e letteratura sono le due facce inscindibili del
sapere umano. O almeno dovrebbero esserlo. Se a difettare è la realtà
italiana, non lo è affatto la fiction dello scrittore pisano Marco
Malvaldi che pone il tema proprio al centro del suo nuovo romanzo giallo
Milioni di milioni pubblicato da Sellerio. In uscita oggi
sugli scaffali delle librerie in tutta Italia, il nuovo giallo sarà
presentato in prima nazionale a Torino alle 19.00 presso il Cinema
centrale (via Carlo Alberto 27) in collaborazione con la libreria
Therese.
Il tema del romanzo, in cui la verità,
tanto nella ricerca scientifica quanto nella soluzione del giallo, si
disvela attraverso la sinergia tra i due protagonisti, una letterata e
uno scienziato, è ispirato da un'idea della moglie dello scrittore
Samantha ed emerge anche esplicitamente dalla riflessione e dalle parole
di Margherita Castelli, la protagonista-letterata presentata come una
"ricercatrice di filologia romanza della Scuola Normale di Pisa".
Teatro
del romanzo questa volta non sarà più il BarLume nell'immaginaria
località di Pineta (sul litorale pisano) e i suoi vecchietti ma
Montesodi Marittimo, un paesino altrettanto immaginario dell'entroterra
toscano, collocabile idealmente tra Massa Marittima e Monteverdi
Marittimo, dove il numero degli abitanti (ottocentododici), che da
secoli si accoppiano tra loro, è minore "rispetto al numero di galline
(millesettecentoventisei) regolarmente censite in paese". La presenza
della filologa sarà finalizzata a "ricostruire la discendenza e l'albero
genealogico di tutto il paese a partire dall'analisi degli archivi
parrocchiali" nell'ambito di un progetto che intende attribuire con
certezza la provenienza del patrimonio genetico degli abitanti di un
paese dove il proverbio più popolare sembra essere "le corna e chi se la
piglia sono la pace della famiglia" e dove la metà della popolazione ha
come secondo patronimico il nome Palla, eredità del marchese Filopanti
Palla pentitosi in punto di morte di aver lasciato molti bambini senza
un nome legittimo. La ricerca si trasformerà in un lavoro d'equipe
insieme all'altro protagonista del romanzo, lo scienziato, Piergiorgio
Pazzi, fisiologo del Dipartimento di Endocrinologia dell'Università di
Pisa responsabile della parte biomedica di un progetto relativo a un
paese, quale è Montesodi, che ha anche la particolarità di essere
considerato "il paese più forte d’Europa". L'obiettivo della ricerca
sarà anche quello di capire se le ragioni di tale forza fisica risiedano
in un'anomalia genetica del Dna della popolazione.
Nella
prima settimana i due ricercatori osserveranno un mondo fatto di
consuetudini dominato da due gruppi familiari: il sindaco Armando
Benvenuti con la moglie Viola e la ex maestra Annamaria Zerbi Palla,
anziana vedova, presso la cui abitazione alloggia Piergiorgio. Un mondo
in cui Piergiorgio e Margherita non troveranno nulla di cui
meravigliarsi, tranne la forza fisica delle persone di Montesodi (non
"la gente" sottolinea il sindaco di Montesodi volendo così prendere le
distanze dal lessico politico più comune: "La gente è indifferente, le
persone interagiscono. Finché uno riesce a pensare agli altri come
persone, a vederle come persone riesce a non rimanere indifferente")
La
svolta avviene la notte in cui il paese rimane bloccato da una tempesta
di neve. Al risveglio, la mattina dopo, Piergiorgio trova la padrona di
casa, la signora Annamaria, seduta sulla sua poltrona priva di vita. Ma
quando il medico del paese pensa di attribuire la morte a cause
naturali, il fisiologo fa notare i segni di soffocamento. Si tratta di
un omicidio che esclude già in partenza la fuga dal paese
dell'assassino: Montesodi è bloccato dalla neve e nessuno può essere
scappato lontano. Ma tutti gli abitanti sembrano avere un alibi tranne
Piergiorgio che era in camera sua da solo. Così con l'aiuto della
collega Margherita il Pazzi si improvviserà investigatore. Con
risultati, che ancor più della ricerca che stavano conducendo, metterà
in luce tutte le potenzialità di un ottimo rapporto sinergico tra
scienza e letteratura. Quello che il letterato-chimico pisano Marco
Malvaldi ha sempre sperimentato su se stesso, ma con scarsi riscontri
nella realtà italiana.
Enrico Stampacchia
Fonte: http://www.pisainformaflash.it/notizie/dettaglio.html?nId=11960