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mercoledì 31 ottobre 2012

Milioni di Milioni Da oggi in libreria il nuovo giallo di Malvaldi.

"La scienza trova la verità, la letteratura aiuta a sopportarla". Scienza e letteratura sono le due facce inscindibili del sapere umano. O almeno dovrebbero esserlo. Se a difettare è la realtà italiana, non lo è affatto la fiction dello scrittore pisano Marco Malvaldi che pone il tema proprio al centro del suo nuovo romanzo giallo Milioni di milioni pubblicato da Sellerio. In uscita oggi sugli scaffali delle librerie in tutta Italia, il nuovo giallo sarà presentato in prima nazionale a Torino alle 19.00 presso il Cinema centrale (via Carlo Alberto 27) in collaborazione con la libreria Therese.
Il tema del romanzo, in cui la verità, tanto nella ricerca scientifica quanto nella soluzione del giallo, si disvela attraverso la sinergia tra i due protagonisti, una letterata e uno scienziato, è ispirato da un'idea della moglie dello scrittore Samantha ed emerge anche esplicitamente dalla riflessione e dalle parole di Margherita Castelli, la protagonista-letterata presentata come una "ricercatrice di filologia romanza della Scuola Normale di Pisa".
Teatro del romanzo questa volta non sarà più il BarLume nell'immaginaria località di Pineta (sul litorale pisano) e i suoi vecchietti ma Montesodi Marittimo, un paesino altrettanto immaginario dell'entroterra toscano, collocabile idealmente tra Massa Marittima e Monteverdi Marittimo, dove il numero degli abitanti (ottocentododici), che da secoli si accoppiano tra loro, è minore "rispetto al numero di galline (millesettecentoventisei) regolarmente censite in paese". La presenza della filologa sarà finalizzata a "ricostruire la discendenza e l'albero genealogico di tutto il paese a partire dall'analisi degli archivi parrocchiali" nell'ambito di un progetto che intende attribuire con certezza la provenienza del patrimonio genetico degli abitanti di un paese dove il proverbio più popolare sembra essere "le corna e chi se la piglia sono la pace della famiglia" e dove la metà della popolazione ha come secondo patronimico il nome Palla, eredità del marchese Filopanti Palla pentitosi in punto di morte di aver lasciato molti bambini senza un nome legittimo. La ricerca si trasformerà in un lavoro d'equipe insieme all'altro protagonista del romanzo, lo scienziato, Piergiorgio Pazzi, fisiologo del Dipartimento di Endocrinologia dell'Università di Pisa responsabile della parte biomedica di un progetto relativo a un paese, quale è Montesodi, che ha anche la particolarità di essere considerato "il paese più forte d’Europa". L'obiettivo della ricerca sarà anche quello di capire se le ragioni di tale forza fisica risiedano in un'anomalia genetica del Dna della popolazione.
Nella prima settimana i due ricercatori osserveranno un mondo fatto di consuetudini dominato da due gruppi familiari: il sindaco Armando Benvenuti con la moglie Viola e la ex maestra Annamaria Zerbi Palla, anziana vedova, presso la cui abitazione alloggia Piergiorgio. Un mondo in cui Piergiorgio e Margherita non troveranno nulla di cui meravigliarsi, tranne la forza fisica delle persone di Montesodi (non "la gente" sottolinea il sindaco di Montesodi volendo così prendere le distanze dal lessico politico più comune: "La gente è indifferente, le persone interagiscono. Finché uno riesce a pensare agli altri come persone, a vederle come persone riesce a non rimanere indifferente")
La svolta avviene la notte in cui il paese rimane bloccato da una tempesta di neve. Al risveglio, la mattina dopo, Piergiorgio trova la padrona di casa, la signora Annamaria, seduta sulla sua poltrona priva di vita. Ma quando il medico del paese pensa di attribuire la morte a cause naturali, il fisiologo fa notare i segni di soffocamento. Si tratta di un omicidio che esclude già in partenza la fuga dal paese dell'assassino: Montesodi è bloccato dalla neve e nessuno può essere scappato lontano. Ma tutti gli abitanti sembrano avere un alibi tranne Piergiorgio che era in camera sua da solo. Così con l'aiuto della collega Margherita il Pazzi si improvviserà investigatore. Con risultati, che ancor più della ricerca che stavano conducendo, metterà in luce tutte le potenzialità di un ottimo rapporto sinergico tra scienza e letteratura. Quello che il letterato-chimico pisano Marco Malvaldi ha sempre sperimentato su se stesso, ma con scarsi riscontri nella realtà italiana.

Enrico Stampacchia
Fonte: http://www.pisainformaflash.it/notizie/dettaglio.html?nId=11960

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