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martedì 18 dicembre 2012

Tra foce e pineta: le immagini che raccontano il litorale

Raccontare non solo con le parole, raccontare con le immagini fotografiche. Immagini di Marina, immagini di Tirrenia, immagini di volti e di paesaggi dal litorale pisano, immagini soprattutto del protagonista principale: il mare. Con le sessanta fotografie di Nicola Ughi, scattate per metà in inverno e per l'altra in estate, le didascalie e i commenti di Marco Malvaldi e i venti ritratti sulle memorie e sulla vita di alcuni protagonisti attraverso le interviste "salmastre" di Cristina Barsantini è da poche settimane sugli scaffali delle librerie il nuovo volume Tra foce e pineta, Volti, paesaggi e parole dal litorale pisano pubblicato da Edizioni ETS.
A presentare il libro fotografico giovedì 20 dicembre alle ore 18. 30 presso la saletta delle Edizioni ETS in Piazza Carrara (il programma), Marco Malvaldi, Nicola Ughi e Cristina Barsantini. Malvaldi eseguirà un reading proiettando le immagini del litorale e intratterà con commenti più o meno improvvisati arricchendo ulteriormente le esperienze di questo volume. La mostra delle fotografie di Nicola Ughi, raccolte nel volume, proseguirà alla Saletta Allegrini fino al 15 gennaio 2013 e all'Angolo di Borgo fino al 30 gennaio. Spaccati di storie di chi ha contribuito, attraverso anche l'esercizio della propria attività lavorativa, alla vita quotidiana del litorale pisano, dal dopoguerra in poi, resi al lettore con interviste che per Barsantini "sono scatti verbali nei quali si incrociano i confini tra memoria e attesa, tangibile e intangibile, visione e apparizione, fatti e pensieri". Ritratti in bianco e nero che "acquistano la parola e, con le loro storie, disegnano l'immagine del litorale pisano alle sue origini". Testimonianze di storia condivisa ma anche di personali punti di vista, "testimonianze preziose perché perdere il passato significa perdere il futuro". Si va dall'insegnante di lettere Rossana Bottai alla titolare del negozio di abbigliamento "Marcello" Franca Saviozzi, dal titolare della pasticceria Ranieri Gori a quello del negozio di ferramenta Franco Puccini, dal titolare della falegnameria Giorgio Cardini a quello del ristorante l'Arsella Marco Lodovichi, dal capostazione del trammino Alfredo Bargagna al titolare del ristorante "Janett" Anna Rosa Nerini, dal grafico Carlo Grassini al titolare del ristorante "Gino" Raffaello Iacomelli, dal medico Virgilio Cheppi al titolare del distributore di benzina sulla Pisorno Paolo Iacopozzi, dalla guardia forestale Franco Duchini al titolare del bagno Lido Manlio Giannessi, dal titolare dell'officina auto Giuseppe Passerotti a quella del panificio Mary Niccolai, dal titolare della farmacia Marcello Caroti Ghelli al marinese doc (il bisnonno è stato il fondatore di Marina) Sandro Ceccherini, dall'ex consigliera comunale Enrica Barsantini al pugile Piero Del Papa.
Le foto predisposte a coppia permettono di confontare le emozioni che rimanda la mutevolezza di un territorio diviso dalle due grandi stagioni: su una pagina l'immagine invernale sull'altra affiancata quella estiva. "Troverete in queste coppie - sottolinea Nicola Ughi - il tentativo di confrontare paesaggi simili o scorci facilmente affiancabili per vedute o per concetto". Tuttavia il grande collante che unisce un territorio diviso è il protagonista di questo libro: il mare. "L'acqua che frange sulla spiaggia di sassi bianchi ha la stessa limpidezza sia con il sole caldo di giugno che con la neve di gennaio, e nello stesso identico modo, vorresti immergerti per farne parte. Le mie fotografie vorrebbero trasmettere queste emozioni".
"Per quanto mi riguarda – precisa Marco Malvaldi - questo libro è stato fatto cercando di essere obiettivi, e a volte severi: notando, ironizzando, rimproverando. Come si fa alle persone di talento a cui si vuol bene, perché siamo certi che possono fare meglio. Il mare è un talento che pochi posti hanno, ma il talento da solo non può bastare". Per Malvaldi "il mare per una cittadina è una specie di confine, sia fisico che metaforico: non puoi andare oltre a qui nel costruire, nel razionalizzare e nell'affannarti. Dalla spiaggia in poi devi adattarti alle regole della natura, diventare un po' meno homo faber e andare un po' più sul neanderthaliano o sull'animalesco".

Enrico Stampacchia

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