"Agli occhi di molti sono stata solo un'appendice
insignificante di Kandinsky. Che una donna possa avere un talento
autonomo e sia un essere creativo lo si dimentica facilmente. Tutti mi
consideravano la giovane fidanzata, che io dipingessi era un fatto
secondario!" Gabriele Münter ricorda che prima ancora di essere stata la
donna di un artista è stata un'artista donna, una donna che negli anni
si è trasformata da compagna a "vestale" di Kandinsky. La personalità e
la relazione sentimentale tra i due artisti, Wassily Kandinsky e la
pittrice Gabriele Münter, sono al centro del nuovo libro, pubblicato da
Felici editore, La vestale di Kandinsky di Franco Donatini, ingegnere e
docente universitario di Pisa che nei suoi libri approfondisce
personaggi del mondo dell'arte e della scienza secondo l'approccio
"visti dal di dentro" e analizza il rapporto tra l'opera e il profilo
umano. Nel libro la personalità di Kandinsky è tracciata da un
particolare punto di vista: la vita privata e il suo rapporto con le
donne in special modo quello con la pittrice Gabriele Münter, l'unico
che non si è mai trasformato in legame matrimoniale. La Münter non ha
voluto "legarlo con un vincolo formale", per lei il loro era "un
rapporto superiore" e "il matrimonio avrebbe potuto renderlo più
banale". Una vicenda umana e artistica importante, iniziata durante il
primo matrimonio con la moglie Anja Semjakin, che accompagnerà la vita
di Kandinsky dal 1902 per circa quindici anni.
Il
loro rapporto è ben tratteggiato da Donatini nelle pagine del libro:
"Spesso lui la seguiva furtivamente quando usciva di casa per dipingere.
Si appostava dietro un cespuglio per non farsi notare e osservava il
dipinto che veniva fuori. Era come se guardando il quadro, ne scrutasse
l'anima, le pulsioni che si esprimevano in quelle pennellate contorte e
cariche di tensione. Un modo diverso di guardare la sua donna, di
accedere a un immagine che non era quella puntigliosa delle loro
discussioni e nemmeno quella tenera e passionale della loro intesa
amorosa. Era una terza immagine che solo la pittura riusciva a rivelare e
che, secondo lui, consentiva di completare pienamente la loro unione".
La
relazione con la Münter sarà interrotta dal matrimonio di Kandinsky con
Nina Andreevsky. Per superare il dolore dell’abbandono, Gabriele
custodirà come una vestale le opere di Kandinsky realizzate nel periodo
di vita in comune: "Non provo rancore per lui, ci sono molti ricordi che
danno un senso alla mia vita come queste sue opere. Non sono disposta a
separarmi da esse, rappresentano l'unica ragione per cui sento il
bisogno di continuare a vivere". La richiesta di restituzione dei
quadri da parte dell'ex compagno vedrà una strenua opposizione della
Münter che vincerà anche il processo da lui intentato. Le opere d'arte
saranno donate alla Lenbachaus di Monaco in occasione dell'ottantesimo
compleanno della Münter che le aveva custodite con amore e attaccamento
profondo per un'intera vita. La testimonianza di uno dei momenti più
alti del secolo scorso sarà così consegnata alla storia.
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